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2.

Psicoterapia
di gruppo e di coppia

“Il bisogno del contatto sociale e la fame di strutture temporali possono essere definiti come i motivi precedenti la formazione del gruppo. Uno scopo del formarsi, dell’unirsi e del modificarsi dei gruppi risiede nel prevenire il loro deterioramento biologico, psicologico e morale. Poche persone sono capaci di “ricaricarsi da soli le batterie”, di risollevarsi dalle loro débâcle psicologiche e di mantenere alti i loro principi morali senza assistenza dall’esterno” (Berne, 1963, 217).
Gli esseri umani sono nati in gruppo, vivono in gruppo ed esistono attraverso il gruppo, ed è per questo che il gruppo stesso può recare i maggiori danni all’individuo (il potere del branco negli atti di bullismo o le intimidazioni criminali), ma è anche quello che guarisce le ferite più profonde (la famiglia, gli amici e la scuola).
Il gruppo è un potentissimo moltiplicatore del processo di maturazione ed è per questo motivo che  un lavoro di gruppo permette di  sviluppare l’autostima e la capacità di relazione. 
La psicoterapia di gruppo è molto efficace poiché sfrutta le interazioni tra i partecipanti ed è caratterizzata da una dinamicità  maggiore, infatti le emozioni si diffondono istantaneamente in una sorta di “effetto domino”. In questo tipo di intervento si opera con modalità e tecniche diverse dall’analisi individuale. 
Il primo gruppo in cui l’individuo si trova fin dal concepimento è la famiglia che nasce da una coppia, ecco perché la terapia di coppia, quando si presentano delle difficoltà di vario genere, è fondamentale. La consultazione di coppia, orientata in senso  Analitico Transazionale, si prefigge di indagare sulla qualità del legame affettivo allo scopo di migliorare la dinamica relazionale tra i due partner. Essa è importante  per favorire l’ascolto reciproco tra i coniugi. Le motivazioni alla consultazione di coppia possono riguardare problemi coniugali e/o genitoriali

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